La “posizione del bastone” è una delle pose di base più comuni dello yoga. È “relativamente” elementare, oltre che perfezionabile, durante la sua stessa esecuzione, tramite più steps successivi. Anche perché si tratta di una posizione dalla quale è possibile avviare tutta una serie di particolari esercizi in sequenza. Resta dannatamente salutare per la cura della postura e benefica per prevenire la sciatalgia. Permette di tonificare lo sterno, le gambe e di allungare la spina dorsale.
- Etimologia: il termine sanscrito danda significa “bastone”, mentre asana – come sempre – indica la parola “posizione”. Da qui la traduzione in “posizione del bastone”.
- Parti del corpo coinvolte: cosce, spalle, sterno e spina dorsale.
- Esecuzione: è necessario distendere per bene le gambe, rivolgendo verso l’interno entrambe le cosce e tenendo le stesse ben ancorate al suolo, flettendo le ginocchia. Le caviglie devono restare unite. Le braccia distese lungo i fianchi con i palmi delle mani aperti e saldamente ancorati sul tappetino. Spingere all’indietro le spalle e muovere in avanti la cassa toracica – il cosiddetto “petto in fuori” -; è necessario sentire gambe e braccia in tensione. Attenzione a non piegare la schiena – la spina dorsale, infatti, deve divenire un vero e proprio “bastone”, posto perpendicolarmente a terra -. Restare in posizione per la durata di 5-10 respiri profondi (30 secondi-1 minuto).
- Perfezionamento I°: uno step di perfezionamento è rappresentato dalla possibilità di riuscire, facendo forza sulle braccia, a sollevare dal suolo sedere e gambe, mantenendo quest’ultime unite e ben distese. Anche in questo caso, attenzione a non curvare la spina dorsale.
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