IL BUON UMORE CONDUCE L’UOMO A DIO.


Mi chiedo seriamente se l’essere di cattivo umore possa essere causa dell’ateismo. Ci sono così tanti argomenti per persuadere un uomo ben disposto del fatto che, in generale, tutte le cose sono disposte in modo piacevole e ordinato, che gli pare impossibile pensare di essere a tal punto lontano dagli affari da immaginare che tutto avvenga in modo accidentale, e che il mondo, all’apparenza venerabile e saggio, non abbia senso o significato alcuno. Sono tuttavia convinto che nulla se non il cattivo umore ci può ispirare pensieri spaventosi o malvagi in merito al Supremo amministratore. Nulla può persuaderci della scontrosità e asprezza di tale essere, se non il provare qualcosa di simile in noi stessi. E se temiamo di portare il buon umore nella religione, o di pensare con libertà e felicità a un soggetto come Dio, è perché lo concepiamo come noi stessi, e difficilmente possediamo una nozione di maestà e grandezza che non sia associata alla solennità e alla cupezza.

Anthony Ashley-Cooper, III Conte di Shaftesbury, Lettera sull’entusiasmo (1708). Ricordati di votare l’articolo, se vuoi, utilizzando il tasto rate this all’inizio del post.

Commenta