Un tempo il Buddha vagava assieme ad una grande comunità di mendicanti. Durante il proprio peregrinare, notò la presenza di un mercante di pesce. Quest'ultimo tentava, a gran voce, di attirare quanti più clienti possibili, dicendosi fiero della propria merce fresca e di come la stessa fosse stata pescata da lui in persona, durante le prime … Leggi tutto DIALOGO TRA IL BUDDHA ED I MERCANTI DI ANIMALI.
NOZIONI DI BUDDISMO
IL VESAK.
Il Vesak è una delle feste più importanti per i buddisti e, sebbene possa venire celebrato in modo diverso da comunità a comunità, questo avvenimento va affidandosi alla esecuzione di varie cerimonie universalmente diffuse e riconosciute all'interno del panorama buddista. Viene considerato tra i giorni "più ideali" per dedicarsi alla pratica meditativa e per la … Leggi tutto IL VESAK.
MENTE EMPIRICA E MENTE DELLA NON-DISCRIMINAZIONE.
Nella filosofia buddista, "Autonatura" indica la natura del Buddha, ovvero ciò che costituisce - ma non in termini prettamente ontologici - la buddhità. Autonatura è sunyata, ovvero il "Vuoto Assoluto". È tathata, cioè la "Assoluta Essenza". La difficoltà per noi occidentali risiede nel cercare di comprendere cosa questi termini effettivamente significhino, dato che, tanto da un punto … Leggi tutto MENTE EMPIRICA E MENTE DELLA NON-DISCRIMINAZIONE.
“ACUTEZZA” ED “OTTUSITÀ”.
Acutezza ed ottusità: Sebbene si possa dire, dal punto di vista dello Zen, che non vi è differenza tra il comune mortale e il saggio, nondimeno si tracciano ancora distinzioni fra chi ha mente acuta e chi ha mente ottusa, fra maestri ricettivi e non ricettivi. Queste distinzioni non vengono operate secondo le argomentazioni convenzionali ma … Leggi tutto “ACUTEZZA” ED “OTTUSITÀ”.
PRAJINA COME SUPERAMENTO DELLA CAUSALITÀ KARMICA.
Prajina è da intendersi come accordo ed equilibrio tra mente e Natura. Prajina non tende soltanto verso ciò che esiste al di fuori della nostra coscienza - basti pensare alle norme che regolano le condotte di vita all'interno del contesto sociale nel quale viviamo -; Prajina è anche inconscio, ovvero un occhio rivolto verso la non … Leggi tutto PRAJINA COME SUPERAMENTO DELLA CAUSALITÀ KARMICA.
“SPECIALIZZAZIONE” E “LODE”.
Specializzazione: Coloro che credono realmente nello Zen sanno che tutte le faccende e le attività non sono altro che Zen, così a volte praticano il ricordo del Buddha e leggono Sutra e formule. La pratica della Terra Pura eseguita con questo spirito va benissimo anche per i praticanti Zen, ma quei seguaci della Terra Pura … Leggi tutto “SPECIALIZZAZIONE” E “LODE”.
LA RUOTA DEL DHARMA: L’OTTUPLICE SENTIERO.
L'Ottuplice Sentiero va costituendosi di quattro fondamentali ed imprescindibili pratiche: Retta Visione, Retta Risoluzione, Retta Parola, Retta Azione, Retta Sussistenza, Retto Sforzo, Retta Consapevolezza e Retta Concentrazione. È simbolicamente rappresentato da quella che viene chiamata Ruota del Dharma, dove ciascuno degli otto raggi rappresenta, per l'appunto, una delle sopracitate pratiche. Si tratta, in effetti, di … Leggi tutto LA RUOTA DEL DHARMA: L’OTTUPLICE SENTIERO.
“RINUNCIA” E “MENTE”.
Insegnamento alla rinuncia: Se è garantito che non vi è distinzione fra meditazione e attività ordinarie, allora appare contraddittorio che lo Zen e altre scuole del Buddismo spronino gli allievi a lasciar perdere le cose e a restare distaccati dagli oggetti. Disse un antico maestro: "L'insegnamento non ha forma prefissata; qualunque cosa tu incontri è la … Leggi tutto “RINUNCIA” E “MENTE”.
TRA INDUISMO E BUDDISMO: IL CULTO DI TARA.
Il termine sanscrito tara significa letteralmente "salvatrice". Tara è una "versione" femminile del Buddha e possiede una lunghissima storia di insegnamenti e tradizioni, in special modo in India e Tibet. Per la precisione, la "pratica" e l'adorazione di Tara discendono proprio dall'India, durante il tempo delle grandi istituzioni buddiste indiane; nel Tibet, Tara, in tutte … Leggi tutto TRA INDUISMO E BUDDISMO: IL CULTO DI TARA.
LAHUKAPATTI: GLI OBBLIGHI “MINORI” DEL BODHISATTVA.
Di seguito gli obblighi minori imposti al Bodhisattva, ovvero a "colui che percorre il cammino verso l'Illuminazione". Lahukapatti, ovvero le "offese lievi": Non mancare di portare rispetto ai maestri, ai monaci e a coloro che hanno appreso i precetti da più tempo; Non consumare bevande alcoliche né incoraggiare altri a farlo; Non mangiare la carne … Leggi tutto LAHUKAPATTI: GLI OBBLIGHI “MINORI” DEL BODHISATTVA.
GURUKAPATTI: I DIECI PRECETTI FONDAMENTALI DEL BODHISATTVA.
Di seguito i precetti più coercitivi e restrittivi imposti al Bodhisattva, ovvero a "colui che percorre il cammino verso l'Illuminazione". Gurukapatti, ovvero le "offese gravi": NON UCCIDERE: un discepolo del Buddha non deve uccidere né incoraggiare gli altri a farlo né uccidere usando espedienti né lodare uccisioni né rallegrarsi di essere (stato) testimone di un'uccisione. … Leggi tutto GURUKAPATTI: I DIECI PRECETTI FONDAMENTALI DEL BODHISATTVA.
IL LOTO, SIMBOLO DI PERFEZIONE E RINASCITA.
Stando alla leggenda, ovunque il Buddha camminasse, fiorivano dalla terra numerosi fiori di loto. Nel mantra del Buddhismo di Nichiren Daishonin, nam-myoho-renge-kyo, il termine "renge" indica il fiore di loto. Il loto simboleggia la Purezza e la Perfezione. Esso nasce nel fango, a testimonianza di come la sua stessa nascita - al pari di quella di … Leggi tutto IL LOTO, SIMBOLO DI PERFEZIONE E RINASCITA.
“MERAVIGLIA” E “KOAN”.
Meraviglia: I maestri Zen possono invitare a meravigliarsi dei koan Zen, oppure possono invitare a non meravigliarsene. Non vi è un cammino prefissato che i maestri Zen debbano seguire. A volte i maestri Zen dicono agli allievi di guardare ai koan in maniera dubitativa, a volte dicono loro di non dubitare. In ogni caso un … Leggi tutto “MERAVIGLIA” E “KOAN”.