ESERCITARSI NEL LASCIARE ANDARE.

Nella pratica buddista si è soliti, molto spesso, sentire/si ripetere la formula lascia andare. Questo invito etico può sembrare tanto semplice quanto immediato ma, personalmente, ritengo sia una delle più grandi sfide che, al Mondo d'oggi - in special modo, all'interno dei frames di lavoro -, il praticante è chiamato a fronteggiare. Il lasciare andare … Leggi tutto ESERCITARSI NEL LASCIARE ANDARE.

IL VESAK.

Il Vesak è una delle feste più importanti per i buddisti e, sebbene possa venire celebrato in modo diverso da comunità a comunità, questo avvenimento va affidandosi alla esecuzione di varie cerimonie universalmente diffuse e riconosciute all'interno del panorama buddista. Viene considerato tra i giorni "più ideali" per dedicarsi alla pratica meditativa e per la … Leggi tutto IL VESAK.

MENTE EMPIRICA E MENTE DELLA NON-DISCRIMINAZIONE.

Nella filosofia buddista, "Autonatura" indica la natura del Buddha, ovvero ciò che costituisce - ma non in termini prettamente ontologici - la buddhità. Autonatura è sunyata, ovvero il "Vuoto Assoluto". È tathata, cioè la "Assoluta Essenza". La difficoltà per noi occidentali risiede nel cercare di comprendere cosa questi termini effettivamente significhino, dato che, tanto da un punto … Leggi tutto MENTE EMPIRICA E MENTE DELLA NON-DISCRIMINAZIONE.

PRAJINA COME SUPERAMENTO DELLA CAUSALITÀ KARMICA.

Prajina è da intendersi come accordo ed equilibrio tra mente e Natura. Prajina non tende soltanto verso ciò che esiste al di fuori della nostra coscienza - basti pensare alle norme che regolano le condotte di vita all'interno del contesto sociale nel quale viviamo -; Prajina è anche inconscio, ovvero un occhio rivolto verso la non … Leggi tutto PRAJINA COME SUPERAMENTO DELLA CAUSALITÀ KARMICA.

LA RUOTA DEL DHARMA: L’OTTUPLICE SENTIERO.

L'Ottuplice Sentiero va costituendosi di quattro fondamentali ed imprescindibili pratiche: Retta Visione, Retta Risoluzione, Retta Parola, Retta Azione, Retta Sussistenza, Retto Sforzo, Retta Consapevolezza e Retta Concentrazione. È simbolicamente rappresentato da quella che viene chiamata Ruota del Dharma, dove ciascuno degli otto raggi rappresenta, per l'appunto, una delle sopracitate pratiche. Si tratta, in effetti, di … Leggi tutto LA RUOTA DEL DHARMA: L’OTTUPLICE SENTIERO.

“RINUNCIA” E “MENTE”.

Insegnamento alla rinuncia: Se è garantito che non vi è distinzione fra meditazione e attività ordinarie, allora appare contraddittorio che lo Zen e altre scuole del Buddismo spronino gli allievi a lasciar perdere le cose e a restare distaccati dagli oggetti. Disse un antico maestro: "L'insegnamento non ha forma prefissata; qualunque cosa tu incontri è la … Leggi tutto “RINUNCIA” E “MENTE”.

TRA INDUISMO E BUDDISMO: IL CULTO DI TARA.

Il termine sanscrito tara significa letteralmente "salvatrice". Tara è una "versione" femminile del Buddha e possiede una lunghissima storia di insegnamenti e tradizioni, in special modo in India e Tibet. Per la precisione, la "pratica" e l'adorazione di Tara discendono proprio dall'India, durante il tempo delle grandi istituzioni buddiste indiane; nel Tibet, Tara, in tutte … Leggi tutto TRA INDUISMO E BUDDISMO: IL CULTO DI TARA.

LAHUKAPATTI: GLI OBBLIGHI “MINORI” DEL BODHISATTVA.

Di seguito gli obblighi minori imposti al Bodhisattva, ovvero a "colui che percorre il cammino verso l'Illuminazione". Lahukapatti, ovvero le "offese lievi": Non mancare di portare rispetto ai maestri, ai monaci e a coloro che hanno appreso i precetti da più tempo; Non consumare bevande alcoliche né incoraggiare altri a farlo; Non mangiare la carne … Leggi tutto LAHUKAPATTI: GLI OBBLIGHI “MINORI” DEL BODHISATTVA.

GURUKAPATTI: I DIECI PRECETTI FONDAMENTALI DEL BODHISATTVA.

Di seguito i precetti più coercitivi e restrittivi imposti al Bodhisattva, ovvero a "colui che percorre il cammino verso l'Illuminazione". Gurukapatti, ovvero le "offese gravi": NON UCCIDERE: un discepolo del Buddha non deve uccidere né incoraggiare gli altri a farlo né uccidere usando espedienti né lodare uccisioni né rallegrarsi di essere (stato) testimone di un'uccisione. … Leggi tutto GURUKAPATTI: I DIECI PRECETTI FONDAMENTALI DEL BODHISATTVA.

LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE SECONDA.

Articolo correlato: LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE PRIMA. Colto l'indistricabile legame tra prajina e dhyana, come risvegliare la propria "auto-natura", ovvero come riscoprire il nostro vero "io"? Come passare dal relativo che viviamo all'Assoluto? Come arrivare al satori partendo dal mayoi ("smarrimento")? Il grande ostacolo è costituito dalla nostra mente o, per essere più precisi, dal fatto che essa - … Leggi tutto LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE SECONDA.

ENSÕ, OVVERO IL “CERCHIO DELL’INFINITO”.

La parola ensō, nella lingua giapponese, significa "cerchio". È molto comune nella calligrafia nipponica. Simboleggia l'Illuminazione e l'Universo. Si tratta di un segno che lascia all'artista ampi margini di "discrezionalità creativa": alcuni, infatti, lo realizzano con un'apertura - quasi a voler testimoniare la ineluttabilità di un eterno legame con le cose terrene -, mentre altri, … Leggi tutto ENSÕ, OVVERO IL “CERCHIO DELL’INFINITO”.