- Insegnamento alla rinuncia:
Se è garantito che non vi è distinzione fra meditazione e attività ordinarie, allora appare contraddittorio che lo Zen e altre scuole del Buddismo spronino gli allievi a lasciar perdere le cose e a restare distaccati dagli oggetti.
Disse un antico maestro: “L’insegnamento non ha forma prefissata; qualunque cosa tu incontri è la fonte.” I metodi di insegnamento usati dai saggi per guidare i discepoli non hanno una forma o un’apparenza prefissate. Poiché è un principio generale di tutte le scuole buddiste universalistiche che non vi sia discrepanza fra Buddismo e fenomeni mondani, nessun autentico maestro potrebbe dire che vi sia pratica di Buddismo al di fuori di eventi e attività.
Nondimeno, poiché coloro che non capiscono questo si fanno idee false sulle cose del Mondo, i maestri Zen dicono loro utilmente di rinunciare temporaneamente alle cose in modo da consentire loro di sbarazzarsi delle fissazioni.
- Mente vera e mente falsa:
È arduo dare una definizione semplice della distinzione tra vero e falso. È un errore dire che la mente vera e la mente falsa siano uguali, eppure è anche un errore dire che siano diverse. Supponiamo che tu ti prema con il dito il bulbo oculare, facendo in modo di vedere un’immagine sdoppiata, come una seconda luna accanto alla luna vera. Ora questa seconda luna si vede soltanto a causa della pressione del dito sull’occhio; non esiste in realtà una seconda luna accanto alla luna vera.
Questo non significa però che, se non vuoi vedere la seconda luna, tu non debba sbarazzarti della luna falsa e vedere la luna vera. Se togli semplicemente il dito che ti preme il bulbo oculare, non vi è alcuna altra luna accanto alla luna originaria. Se cerchi di sbarazzarti della seconda luna senza toglierti il dito dall’occhio, non ci riuscirai mai.
Alcuni pensano che non vi sia alcuna luna vera oltre a questa seconda luna, per cui ne sono innamorati. Anche questo è un grave errore.
Coloro i quali non fanno pressione sui propri bulbi oculari non vedono una seconda luna, tanto per cominciare; come potrebbe esserci una discussione sull’opportunità di sbarazzarsi o no della seconda luna? Così la questione dell’uguaglianza o della diversità della mente vera e falsa nasce per via della pressione esercitata sull’occhio del fondamentale dal dito della confusione.
Muso Kokushi
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