IDEE E RELAZIONI.

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LA SOSTANZA BERKELYANA.

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LA CONOSCENZA UMANA SECONDO BERKELEY.

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SPIRITO E MENTE: “ESSE EST PERCIPI”.

Articolo correlato: L’EMPIRISMO DI BERKELEY: IL CONCETTO DI DISTANZA. Articolo correlato: GRANDEZZA VISIBILE O GRANDEZZA TANGIBILE? Articolo correlato: MINIMUM VISIBILE E MINIMA SENSIBILIA. Articolo correlato: BERKELEY: VISTA E TATTO. Articolo correlato: SEGNI E LINGUAGGIO: VERSO L’IMMATERIALISMO. Articolo correlato: L’ASTRAZIONE IN BERKELEY. «[...] l'esistenza di un'idea consiste nell'essere percepita.» Questo è l'esse est percipi di Berkeley. Ogni cosa per essere reale deve essere … Leggi tutto SPIRITO E MENTE: “ESSE EST PERCIPI”.

L’ASTRAZIONE IN BERKELEY.

Articolo correlato: L’EMPIRISMO DI BERKELEY: IL CONCETTO DI DISTANZA. Articolo correlato: GRANDEZZA VISIBILE O GRANDEZZA TANGIBILE? Articolo correlato: MINIMUM VISIBILE E MINIMA SENSIBILIA. Articolo correlato: BERKELEY: VISTA E TATTO. Articolo correlato: SEGNI E LINGUAGGIO: VERSO L’IMMATERIALISMO. La mente umana possiede la capacità di elaborare idee astratte. L'immaginazione viene contestualizzata nel suo stesso significato funzionale da Berkeley. Ma mai negata - come avremo … Leggi tutto L’ASTRAZIONE IN BERKELEY.

SEGNI E LINGUAGGIO: VERSO L’IMMATERIALISMO.

Articolo correlato: L’EMPIRISMO DI BERKELEY: IL CONCETTO DI DISTANZA. Articolo correlato: GRANDEZZA VISIBILE O GRANDEZZA TANGIBILE? Articolo correlato: MINIMUM VISIBILE E MINIMA SENSIBILIA. Articolo correlato: BERKELEY: VISTA E TATTO. La teoria visiva di Berkeley si fonda su di un presupposto filosofico ben preciso: confutare il metodo che sta alla base dell'ottica geometrica. Essa si fonda su tre assiomi portanti: gli … Leggi tutto SEGNI E LINGUAGGIO: VERSO L’IMMATERIALISMO.

BERKELEY: VISTA E TATTO.

Articolo correlato: L’EMPIRISMO DI BERKELEY: IL CONCETTO DI DISTANZA. Articolo correlato: GRANDEZZA VISIBILE O GRANDEZZA TANGIBILE? Articolo correlato: MINIMUM VISIBILE E MINIMA SENSIBILIA. È sicuramente corretto sostenere come tutta la teoria visiva berkelyana si fondi sulle associazioni tra le idee della vista e le idee del tatto. Con questa formula potremmo, infatti, riassumere quanto sostenuto fino ad ora. Ma … Leggi tutto BERKELEY: VISTA E TATTO.

MINIMUM VISIBILE E MINIMA SENSIBILIA.

Articolo correlato: L’EMPIRISMO DI BERKELEY: IL CONCETTO DI DISTANZA. Articolo correlato: GRANDEZZA VISIBILE O GRANDEZZA TANGIBILE? Chiariamo, brevemente, questo "dualismo" berkelyano, prima di procedere oltre con la trattazione del suo empirismo ed idealismo. Ciascun oggetto sensibile si costituisce di «punti visibili». In ogni momento percettivo, il percipiente ne coglie sempre un egual numero. Sia che il medesimo stia … Leggi tutto MINIMUM VISIBILE E MINIMA SENSIBILIA.

GRANDEZZA VISIBILE O GRANDEZZA TANGIBILE?

Articolo correlato: L’EMPIRISMO DI BERKELEY: IL CONCETTO DI DISTANZA. Affrontato il problema relativo all'idea della distanza, ecco che adesso dobbiamo indirizzare la nostra attenzione sul concetto di grandezza. Un'idea che permette al filosofo inglese di evidenziare la "differenza percettiva" esistente tra la vista ed il tatto. Berkeley sostiene che le idee di "spazio", "esteriorità" e "distanza" … Leggi tutto GRANDEZZA VISIBILE O GRANDEZZA TANGIBILE?

L’EMPIRISMO DI BERKELEY: IL CONCETTO DI DISTANZA.

L'opera intitolata An essay towards a new theory of vision (1709) è il vero e proprio "trampolino" di lancio, per iniziare a comprendere l'empirismo - e l'idealismo - di George Berkeley (1685-1753). Tutto l'intento gnoseologico dell'opera può essere classificato in tre punti fondamentali: descrivere, innanzitutto, in che modo la distanza, la grandezza e la posizione degli oggetti sensibili vengano … Leggi tutto L’EMPIRISMO DI BERKELEY: IL CONCETTO DI DISTANZA.