“CONOSCENZA” E “KOAN”.


  • Tipi di conoscenza:

Vi sono vari generi di conoscenza secondo le definizioni del Buddismo. Vi sono la conoscenza autentica e la conoscenza falsa, la conoscenza temporanea e la vera conoscenza. La gente considera spesso la conoscenza religiosa una comprensione di dottrine; la conoscenza e l’ignoranza convenzionali, però, non sono conoscenza e ignoranza nel senso vero.

È stato detto che la Via non sta nella conoscenza o nella non conoscenza. L’Illuminazione non è puramente una questione di comprensione intellettiva, e neppure implica eliminare la comprensione intellettiva e restare vuoti e tranquilli.

Un modo per avvicinarsi alla conoscenza fondamentale è mettere da parte tutte queste interpretazioni e concentrare l’intensa indagine non concettuale sulla condizione in cui ha avuto luogo questo mettere da parte.

 

  • Capire il Koan Zen:

L’esercizio di tenere a mente un detto o un racconto Zen è incompatibile con un desiderio conscio di capire per conto proprio. Secondo un antico detto: “Non cercare l’Illuminazione consciamente.”

Questo perché la coscienza in queste condizioni è impensierita dal desiderio. La mente non illuminata, inoltre, che per definizione non sa che cosa sia l’Illuminazione, non può sapere che cosa o come cercare.

Il koan non è assolutamente essenziale nello Zen; è anch’esso un semplice espediente, usato per trascendere i limiti della mente condizionata. Per compiere questo progresso è importante sottrarsi alle esigenze della mente condizionata e affrontare direttamente il koan.

Muso Kokushi

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