Il Vesak è una delle feste più importanti per i buddisti e, sebbene possa venire celebrato in modo diverso da comunità a comunità, questo avvenimento va affidandosi alla esecuzione di varie cerimonie universalmente diffuse e riconosciute all’interno del panorama buddista. Viene considerato tra i giorni “più ideali” per dedicarsi alla pratica meditativa e per la realizzazione di azioni compassionevoli e misericordiose. L’intero “aspetto spirituale” della festività viene consumato entro i templi: qui, giovani ed anziani vanno recandosi, portando offerte di fiori, di cibo e di bastoncini d’incenso da accendere ai piedi della statua del Buddha. Si intonano vari mantra e si rende omaggio ai Tre Gioielli: Buddha, Dharma e Sangha.
Durante la celebrazione del Vesak viene riaffermata la determinazione all’osservanza degli otto precetti:
- non uccidere alcun essere vivente;
- non compiere atti sessuali illeciti;
- non consumare bevande inebrianti e non fare uso di alcun tipo di droga;
- non consumare cibi nei tempi non dovuti;
- non rubare;
- non dire menzogne;
- non usare oggetti di lusso;
- astenersi da ogni spettacolo e/o azione indecente e non ornare il proprio corpo.
Durante la festività del Vesak non si può consumare alcun tipo di carne… l’invito, quindi, è quello di affidarsi – almeno per i due giorni nei quali dura la festa! – ad una alimentazione esclusivamente vegetariana. Inoltre, la celebrazione del Vesak consiste anche nel portare conforto e vicinanza ai più sfortunati, quali poveri e senzatetto. Per questa ragione, tanto i monaci quanto i fedeli sono invitati alla distribuzione di cibo e bevande presso i bisognosi e/o alla visita di istituzioni caritatevoli quali ospedali, ospizi e orfanotrofi.
È importante ricordare come il Vesak non sia da intendersi alla stregua di una festa privata e personale: ogni forma di gioia e serentà deve essere condivisa all’interno della comunità. Ecco perché ci si dedica alla decorazione ed illuminazione dei templi, alla pittura, alla realizzazione dei mandala e di varie e differenti rappresentazioni concernenti la vita del Buddha. Durante le cerimonie collettive e le processioni attorno ai templi, si lasciano, inoltre, numerosi doni ai monaci e si consumano assieme i pasti. Il tutto mentre campane e tamburi annunciano, a gran voce, l’arrivo ed il proseguo della festività.
Tutti i festeggiamenti che accompagnano il Vesak – dall’accensione di lumi, candele e lanterne allo sventolio di bandiere, dalle processioni agli spettacoli di varia natura, dai canti alla liberazione di animali quali gli uccelli, ecc. – non devono essere recepiti come spogli di una profonda valenza spirituale. La sacralità del Vesak deve sempre restare manifesta! Ecco perché si è invitati a vestire in modo salubre – generalmente di bianco-, a non fare mostra di gioielli e/o beni di lusso e a non truccare il proprio corpo. L’invito che ci rivolge la festa, infatti, è quello di rinnovare il proprio impegno a seguire gli insegnamenti del Buddha e a fare affidamento ad una sana e genuina arte meditativa.
Il Vesak viene celebrato durante l’ultimo fine settimana del mese di Maggio.
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