Dupondio imperiale di Traiano, asse in oricalco, risalente al periodo 98-117 d.C. e proveniente da una zecca orientale.
Con la dicitura “asse”, in riferimento alle monete antiche romane, si suole indicare un nominale romano – ovvero una moneta riportante su di una faccia il nome e l’effigie dell’imperatore -, il cui valore corrisponde a circa dodici once – moneta comune di bronzo -. L’asse viene coniata su deliberazione del Senato – sul rovescio della stessa moneta, infatti, è molto comune trovare presenti le lettere SC che stanno ad indicare il Senatus Consultum -. L’asse è un nominale che viene coniato a partire da Augusto sino almeno alla metà del III secolo d.C. Dopo la riforma dello stesso imperatore nel 23 a.C., l’asse viene forgiato con rame rosso, mentre il dupondio – dal valore di due assi – e il sesterzio – quattro assi – finiscono spesso con l’essere coniati in oricalco.
Il reperto fa parte di una collezione privata.
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