«A che serve poi la fama ai grandi uomini che aspirano alla gloria per mezzo della virtù, e di essi or ragioniamo, dopo che il loro corpo è distrutto dalla morte? Se gli uomini muoiono interi, la qual credenza ripugna alla nostra ragione, non esiste punto la gloria, non esistendo colui cui deve appartenere: se poi l’anima, sopravvivendo a sé stessa, libera dal terreno carcere al cielo, non terrà essa a vile ogni terreno affare, godendosi Dio, e non sarà lieta di essere uscita da tutte le miserie del Mondo?»
S. Boezio, De Consolatione Philosophiae (523 d.C.).
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