Se ciò che ci fa apparire tanto terribile la morte fosse il pensiero del non essere, dovremmo pensare con pari raccapriccio al tempo in cui non eravamo ancora. Giacché è incrollabilmente certo che il non essere dopo la morte non può essere diverso da quello prima della nascita, e quindi neanche più lacrimevole. Tutta un'infinita … Leggi tutto INFINITÀ PRIMA DELLA NASCITA. INFINITÀ DOPO LA MORTE.
Morte
SUPERARE IL POSSESSO PER SUPERARE IL DOLORE.
Come affrontare il dolore? Piangere e disperarsi per la dipartita di una persona cara sono da considerarsi azioni capaci di allontanarci dallo Zen? Può la Via che conduce al satori essere "incompatibile" con la esternazione di sentimenti angoscianti e alimentati da una profonda afflizione? Quanto andremo affermando adesso può apparire anche (dannatamente) cinico ma, ancora … Leggi tutto SUPERARE IL POSSESSO PER SUPERARE IL DOLORE.
PERCHÉ TEMERE DI MORIRE?
Il più orribile dei mali, la morte, non è dunque nulla per noi; poiché quando noi ci siamo, la morte non c'è, e quando essa c'è, allora noi non siamo più. Epicuro, Lettera a Meneceo (Lettera sulla felicità, III sec. a.C.). Ricordati di votare l'articolo, se vuoi, utilizzando il tasto rate this all'inizio del post.
CHI VIVE DI FILOSOFIA NON TEME LA MORTE.
Che se veramente, disse, o Simmia e Cebète, io non credessi di andare anzi tutto da altre divinità e savie e buone e poi anche da uomini morti migliori di quelli che sono qui, io avrei torto di non rammaricarmi di morire; ma voi sapete bene che io, come ho speranza di andare presso uomini … Leggi tutto CHI VIVE DI FILOSOFIA NON TEME LA MORTE.