Si tratta di un termine che appartiene, indiscutibilmente, alla semantica fenomenologica. In special modo, a quella husserliana. Scindiamo la sua analisi in due sotto-concetti:
- “egologico”: con questo termine indichiamo tutto ciò che è dell’io e/o appartiene all’io. In termini, quindi, husserliani: tutto ciò che deriva dal “rinvenire” il proprio io e tutto ciò che ne costituisce la facoltà di enunciazione.
- “riduzione egologica”: ovvero la riduzione fenomenologica degli altri io, a me estranei. Questa riduzione implica l’assunzione della consapevolezza (immediata) del mio essere un “io” tra i tanti alter ego che occupano l’ambiente sensibile.
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