Ora, poiché la persona umana è naturalmente socievole, le convinzioni religiose interiori chiedono di essere manifestate all’esterno. La manifestazione esterna, a sua volta, esige di essere immune da coercizione al pari della convinzione interiore. Di per sé l’espressione esterna potrebbe avere carattere individuale. Però l’uomo è un essere socievole, sicché cerca di vivere la propria vita in comunione con gli altri. Nel campo religioso, perciò, deve essere libero di praticare un culto comune, di creare associazioni religiose e di improntare la sua vita sociale ai principi religiosi. La religione non è una questione puramente privata, pertanto la libertà religiosa non può essere limitata al solo ambito personale.
Francis Arinze, Religions for Peace: A Call for Solidarity to the Religions of the World (2002).
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