Nelle società moderne si osserva uno straordinario paradosso: pur avendo raggiunto l’apice del progresso tecnico e materiale dell’umanità, siamo affetti da ansia, portati alla depressione, preoccupati di come ci vedono gli altri, insicuri delle nostre amicizie, spinti a consumare in continuazione e privi di una vita di comunità degna di questo nome. In assenza del contatto sociale rilassato e della gratificazione emotiva di cui abbiamo bisogno, cerchiamo conforto negli eccessi alimentari, nello shopping e negli acquisti ossessivi, oppure ci lasciamo andare all’abuso di alcol, psicofarmaci e sostanze stupefacenti. Com’è possibile che abbiamo creato tanta sofferenza mentale ed emotiva, nonostante livelli di ricchezza e di agio che non hanno precedenti nella storia umana? Spesso ciò di cui sentiamo la mancanza è solo un po’ di tempo per stare in compagnia degli amici, eppure anche questo semplice piacere appare talora irraggiungibile. Parliamo come se le nostre vite fossero una continua battaglia per la sopravvivenza psicologica, una lotta contro lo stress e l’esaurimento nervoso; ma, in verità, godiamo di un tenore di vita talmente lussuoso e dispendioso da minacciare gli equilibri dell’intero pianeta.
Richard Wilkinson & Kate Pickett, The Spirit Level: Why Equality is Better for Everyone (2009).
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