BEATO CHI ACCOGLIE LA MORTE.


Ma a parte tutto questo, la morte è la grande occasione di non essere più Io: beato colui che ne approfitta. Durante la vita la libertà dell’uomo è senza libertà: sulla base del suo carattere immutabile, il suo agire si svolge, seguendo la catena dei motivi, con necessità. Ora però ognuno porta nella memoria moltissime cose, che egli ha fatte, e per cui non è contento di sé stesso. Ma se egli vivesse in perpetuo, agirebbe anche in perpetuo, a causa dell’immutabilità del carattere, nella stessa maniera. Perciò deve cessare di essere quello che è, per potere, dal germe della sua essenza, venir fuori come un essere nuovo e diverso. Quindi la morte scioglie quei legami: la volontà ridiventa libera: giacché nell’esse, non nell’operari, sta la libertà.

A. Schopenhauer, Il Mondo come volontà e rappresentazione (1819).

Ricordati di votare l’articolo, se vuoi, utilizzando il tasto rate this all’inizio del post.

Commenta

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...