IL BELLO SENTIMENTALE: SHAFTESBURY E HUTCHESON.

Alla res extensa cartesiana Shaftesbury contrappone l'idea (platonica) di un "tutto cosmico", assolutamente perfetto ed ordinato e tale da incarnare una perfetta idea di bellezza ed armonia. Le varie parti costituenti questo "tutto" devono al confluire allo stesso la propria legittimazione ad esistere. Significa che non possono essere oggetto di argomentazioni inerenti una loro separabilità e/o indipendenza … Leggi tutto IL BELLO SENTIMENTALE: SHAFTESBURY E HUTCHESON.

EDMUND BURKE: BELLO O SUBLIME?

Burke resta forse il miglior interprete per quanto concerne la definizione e spiegazione del "sublime" in ambito artistico. Stando al pensiero del filosofo di origine irlandese, con il termine "sublime" è da intendersi una particolare forma di diletto (delight), profondamente diversa e distinta dal mero piacere (pleasure). Il sublime, infatti, è contemplazione di un qualcosa … Leggi tutto EDMUND BURKE: BELLO O SUBLIME?

L’IMPORTANZA DEL DOVER APPARIRE.

Ne deriva che quando le persone non hanno denaro a sufficienza per soddisfare i bisogni primari come l'alimentazione, spesso è perché desiderano ardentemente conformarsi al tenore di vita prevalente nella società. Per esempio, per qualcuno potrebbe essere più importante mantenere le apparenze spendendo un mucchio di soldi per comprarsi i vestiti, risparmiando piuttosto sul cibo. … Leggi tutto L’IMPORTANZA DEL DOVER APPARIRE.

ANIMA DEL MONDO E ANIMA DELL’UOMO.

Articolo correlato: TRA PLATONE ED ARISTOTELE: LA FILOSOFIA DI PLOTINO. L'anima, sostiene Plotino, è sempre ancorata al Nous. Ma, esattamente come dall'Uno tutto si origina a seguito di una "espansione del Bene", essa è attratta dal corpo, ovvero verte la propria attenzione sul piano sensibile. Non si tratta di un desiderio o di un mero appagamento: l'anima giunge … Leggi tutto ANIMA DEL MONDO E ANIMA DELL’UOMO.

I SOFISTI E L’ARTE.

Il movimento sofista rappresenta una vera e propria rivoluzione culturale, considerando la concezione della realtà sensibile di cui si fa portavoce. Quest'ultima, infatti, viene vista come priva di qualsiasi particolarità che possa essere oggetto di una comprensione assoluta. Gorgia, ad esempio, sostiene come non solo non esista alcunché che possa essere assolutamente "conosciuto", ma, qualora esistesse, … Leggi tutto I SOFISTI E L’ARTE.

TRA PLATONE ED ARISTOTELE: LA FILOSOFIA DI PLOTINO.

Plotino, attraverso le pagine delle Enneadi (III-IV sec. a.C.), sviluppa un pensiero filosofico semplicemente stravolgente. E questo grazie al profondo idealismo ed umanismo cui lo stesso va costituendosi. È indubbia, a tal riguardo, l'importanza ricoperta dai contributi platonici ed aristotelici a cui lo stesso filosofo si rivolge, per sviluppare ed argomentare le sue stesse riflessioni. Da … Leggi tutto TRA PLATONE ED ARISTOTELE: LA FILOSOFIA DI PLOTINO.

IL NOUS: L’INTELLETTO COSMICO CHE TUTTO MUOVE E CHE PENSA SOLO A SÉ STESSO.

Articolo correlato: ARISTOTELE: TRA PERCEZIONE ED IMMAGINAZIONE. Articolo correlato: CREDENZE E OPINIONI SECONDO ARISTOTELE. Articolo correlato: VERSO IL SISTEMA ARISTOTELICO: PRIME NOZIONI. Articolo correlato: LA CAUSALITÀ ARISTOTELICA E L’ATTO DI POTENZA: PARTE PRIMA. Articolo correlato: LA CAUSALITÀ ARISTOTELICA E L’ATTO DI POTENZA: PARTE SECONDA. Articolo correlato: LA CAUSALITÀ ARISTOTELICA E L’ATTO DI POTENZA: PARTE TERZA. … Leggi tutto IL NOUS: L’INTELLETTO COSMICO CHE TUTTO MUOVE E CHE PENSA SOLO A SÉ STESSO.

AMORE, ODIO E LA LEGGE DELL’UOMO: IL MITO DI MEDEA.

Il nome Medea deriva dal verbo greco médomai che significa "inventare", "creare", ecc. Da un punto di vista prettamente semantico, lo stesso rimanda all'idea di preparare miscele, unguenti, pozioni, medicinali e via discorrendo. Pratiche che, tutto sommato, ben si sposano con la figura rappresentata nel mito. Medea, infatti, principessa della Colchide, discendente del Dio Sole, è colei che … Leggi tutto AMORE, ODIO E LA LEGGE DELL’UOMO: IL MITO DI MEDEA.