«- Ma tempo è questo di medicina, disse, anziché di querele. - E, fissandomi con quanto avea d'occhi: - Non sei tu, proseguì, colui che, già allevato col mio latte e nutrito coi miei alimenti, eri giunto a possedere fortezza d'animo virile? Ti avea io inoltre provveduto di tali armi che ti avrebbero vittoriosamente difeso, … Leggi tutto LA VISITA DELLA FILOSOFIA.
LA LIBERAZIONE DI RAJJUMĀLĀ.
Ai tempi del Buddha viveva una giovane ragazza di nome Mālā. La fanciulla faceva la domestica per una signora rude e violenta. Quest'ultima, infatti, era profondamente invidiosa della bellezza della sua serva e, a causa di questo suo animo distorto e viziato, non perdeva occasione per offenderla e maltrattarla. Indipendentemente che la povera Mālā commettesse o … Leggi tutto LA LIBERAZIONE DI RAJJUMĀLĀ.
“MONDANITÀ” E “PERCORSO”.
Sentimenti mondani: Attrazione e avversione sono due sentimenti che trattengono le persone nella schiavitù del comportamento ripetitivo ignorante. Coloro che ricercano solo ciò che li soddisfa e cercano di evitare ciò che li infastidisce agiscono in questo modo perché non comprendono la natura del mondo. Per coloro che conoscono la natura del mondo, la mancanza … Leggi tutto “MONDANITÀ” E “PERCORSO”.
LA GIUSTIZIA COSMICA IN ERACLITO.
Articolo correlato: ESIODO E IL PROBLEMA DEL VIVERE (IN)GIUSTAMENTE. Articolo correlato: SOLONE E L’UNIVERSALITÀ DELLA GIUSTIZIA. Eraclito parla dell'esistenza di due forme di giustizia: abbiamo, innanzitutto, una giustizia "naturale", cosmica, universale, ecc. Essa "vale per tutti e regola tutto"; segue poi una "giustizia" umana. Gli uomini, in quanto dotati di intelletto, possono essere portati a comprendere … Leggi tutto LA GIUSTIZIA COSMICA IN ERACLITO.
SOLONE E L’UNIVERSALITÀ DELLA GIUSTIZIA.
Articolo correlato: ESIODO E IL PROBLEMA DEL VIVERE (IN)GIUSTAMENTE. Solone, dal canto suo, non pare in grado di risolvere l'impasse di Esiodo secondo la quale l'ingiusto, vivendo in una città di giusti, sarà esentato dalla punizione divina. La proposta di Solone, infatti, finisce addirittura con il rendere ancora più problematico l'intero disquisire attorno al tema della Giustizia e … Leggi tutto SOLONE E L’UNIVERSALITÀ DELLA GIUSTIZIA.
I TRE FANCIULLI ED IL SERPENTE.
Di ritorno da un monastero, il Buddha vide tre fanciulli intenti a picchiare, con pietre e bastoni, un piccolo serpente. L'Illuminato si avvicinò ai ragazzi, desideroso di comprendere il perché di tutta quella violenza. Vedendo il Maestro avvicinarsi, i tre lasciarono cadere a terra bastoni e pietre. Prese, quindi, vita la seguente conversazione: Buddha: "Perché state picchiando … Leggi tutto I TRE FANCIULLI ED IL SERPENTE.
ESIODO E IL PROBLEMA DEL VIVERE (IN)GIUSTAMENTE.
La riflessione di Esiodo sulla giustizia - e sull'ingiustizia - è alquanto esplicativa: Zeus è il garante di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, e la collera divina altro non è, quindi, che la pena per aver osato violare il precetto divino di seguire dike. Per il poeta, quindi, non soltanto gli Dei … Leggi tutto ESIODO E IL PROBLEMA DEL VIVERE (IN)GIUSTAMENTE.
“INTENTO” E “PRATICA”.
Studiare l'intento: Il metodo per studiare l'intento è mettere da parte ogni comprensione intellettiva e ogni valutazione emotiva e guardare direttamente una massima o un racconto. Anche se stai leggendo testimonianze di antiche massime o stai ascoltando la lezione di un maestro, se dimentichi ciò che è nella tua mente e ti apri, non producendo … Leggi tutto “INTENTO” E “PRATICA”.
REPUBBLICA, LIBRO VII: IL MITO DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEL FILOSOFO.
Articolo correlato: REPUBBLICA, LIBRO I: PLATONE E TRASIMACO TRATTANO LA GIUSTIZIA. Articolo correlato: REPUBBLICA, LIBRO II: PRODUTTORI E GUERRIERI. Articolo correlato: REPUBBLICA, LIBRO III: POESIA E MUSICA. Articolo correlato: REPUBBLICA, LIBRO IV: L’ANIMA DELL’UOMO. Articolo correlato: REPUBBLICA, LIBRO V: IL POSSESSO COMUNE DI DONNE E FIGLI. Articolo correlato: REPUBBLICA, LIBRO VI: I REGGITORI. Il settimo libro … Leggi tutto REPUBBLICA, LIBRO VII: IL MITO DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEL FILOSOFO.
LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE PRIMA.
La "Triplice Disciplina Buddista" è composta da sila - "moralità" -, dhyana - "meditazione" - e prajina - "saggezza" -. Sila è un vero e proprio codice etico, in quanto costituito da tutti gli insegnamenti lasciati dal Buddha ai propri discepoli, affinché in quest'ultimi possa schiudersi il satori. Non assume, dunque, la fisionomia del precetto, del tabù, della restrizione e via … Leggi tutto LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE PRIMA.
“APPRENDIMENTO” E “CRESCITA”.
Intento ed espressione: Secondo un antico detto, coloro che non hanno ancora raggiunto l'illuminazione devono studiare l'intento piuttosto che l'espressione, mentre coloro che hanno raggiunto l'illuminazione devono studiare l'espressione piuttosto che l'intento. L'intento è il significato interiore dello Zen, che è il fondamentale intrinseco in ognuno. L'espressione è la svariata metodologia delle scuole Zen. L'intento … Leggi tutto “APPRENDIMENTO” E “CRESCITA”.
LA STORIA DEL PICCOLO SOPAKA.
Sopaka era un bambino nato in una famiglia povera e disagiata. Quando aveva soltanto sette anni suo padre morì e sua madre fu costretta a risposarsi con un uomo malvagio e privo di virtù. Il patrigno, infatti, non perdeva occasione per sgridare e picchiare il fanciullo che, al contrario, non elemosinava mai gentilezza ed innocenza … Leggi tutto LA STORIA DEL PICCOLO SOPAKA.
EPISTEMOLOGIA O GNOSEOLOGIA?
Il termine "epistemologia" significa "teoria della scienza" o, più comunemente, "filosofia della scienza". Qui di seguito la sua stessa etimologia: epistēmē (scienza) e logìa (teoria). Con suddetto termine si è soliti indicare lo studio della Natura, la valenza ed i limiti dei principi ad essa ascrivibili, le ipotesi ed i risultati delle differenti leggi scientifiche. Ad ogni … Leggi tutto EPISTEMOLOGIA O GNOSEOLOGIA?