L’era del Web 3.0 si va costituendo dell’ennesima “perla” sociale: ThisCrush, il nuovo SNS, particolarmente in voga, a quanto pare, tra gli adolescenti di Cagliari e dintorni. L’età media dei followers di questa nuova piattaforma multimediale è bassa. Molto bassa. Compresa tra i 12 ed i 16 anni di età. Il che, per forza di cose, rende il Social Network Site medesimo come “soggetto ad un doveroso controllo”, visto e considerato l’ingente diffusione di atti e comportamenti legati al Mondo del cyberbullyng e del cybercrime. E, difatti, ThisCrush di siffatte realtà è un ottimo predittore, oltre che diffusore.
A differenza di altre piattaforme – come Ask, ad esempio – il “contraddittorio” in ThisCrush è privato di quella “reciproca immediatezza” che sta alla base dell’auto-comunicazione di massa. Questo social, infatti, non contempla, in alcun modo, la possibilità e l’opportunità di poter rispondere, direttamente sulla piattaforma medesima, a quanto ivi reso pubblico e “postato”. La dinamica dialogica si va costituendo, nella maggior parte dei casi, della creazione di screenshots, che vengono postati poi sugli accounts Instagram dei vari followers – su Instagram, infatti, le stories si cancellano, automaticamente, trascorse le 24 ore ed è, quindi, possibile continuare, con assoluta tranquillità, il “libero” e “virtuale” lancio di insulti ed ingiurie varie -.
Preoccupante è la volontarietà con la quale i ragazzi decidono d’iscriversi a ThisCrush. Come la ancora palese incapacità dei genitori di non sapere monitorare l’operato virtuale dei propri figli – anche a causa della problematica individuazione degli strumenti adatti per il controllo e la prevenzione di tutti quanti quei comportamenti riconducibili al fenomeno del cyberbullismo -.
Come da consuetudine riporto di seguito qualche link per l’approfondimento di quanto appena discusso.
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