Un giorno, il principe Abhaya notò uno stormo di corvi volteggiare in modo chiassoso attorno ad un piccolo mucchio di sporcizia. Il principe ordinò di fermare la carrozza e, incuriosito oltremodo dallo strano comportamento degli uccelli, scese per andare ad investigare. Con sua grande sorpresa, scoprì che ciò che aveva attirato la nefasta attenzione degli animali … Leggi tutto LE ORIGINI DI JIVAKA, IL MEDICO DEL BUDDHA.
NOZIONI DI BUDDISMO
LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE SECONDA.
Articolo correlato: LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE PRIMA. Colto l'indistricabile legame tra prajina e dhyana, come risvegliare la propria "auto-natura", ovvero come riscoprire il nostro vero "io"? Come passare dal relativo che viviamo all'Assoluto? Come arrivare al satori partendo dal mayoi ("smarrimento")? Il grande ostacolo è costituito dalla nostra mente o, per essere più precisi, dal fatto che essa - … Leggi tutto LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE SECONDA.
“EFFETTI” ED “ORIENTAMENTO”.
Effetti del Buddismo: Alcuni dicono di credere nel Buddismo, o nello Zen, che praticano da anni ma senza effetto. La domanda è: quali effetti stanno cercando? Alcuni vogliono diventare famosi, o vogliono guadagnare qualcosa per sé. Alcuni pregano i budda e gli spiriti di tenere lontane le disgrazie e inviare la buona sorte. Alcuni studiano … Leggi tutto “EFFETTI” ED “ORIENTAMENTO”.
ENSÕ, OVVERO IL “CERCHIO DELL’INFINITO”.
La parola ensō, nella lingua giapponese, significa "cerchio". È molto comune nella calligrafia nipponica. Simboleggia l'Illuminazione e l'Universo. Si tratta di un segno che lascia all'artista ampi margini di "discrezionalità creativa": alcuni, infatti, lo realizzano con un'apertura - quasi a voler testimoniare la ineluttabilità di un eterno legame con le cose terrene -, mentre altri, … Leggi tutto ENSÕ, OVVERO IL “CERCHIO DELL’INFINITO”.
IL RITO SACRIFICALE DI BIMBISARA.
Bimbisara era il potente e temuto Re di Magadha, un regno situato nell'India settentrionale. Al fine di ottenere la benevolenza degli Dei, un giorno Bimbisara ordinò che venisse allestita una grande festa. La stessa avrebbe dovuto svilupparsi attorno ad un grande rito sacrificale, ove decine e decine di animali sarebbero stati, per l'appunto, uccisi in onore … Leggi tutto IL RITO SACRIFICALE DI BIMBISARA.
“PRATICA” E “GIUDIZIO”.
Mettere da parte è pure un mezzo: Se metti tutto da parte e non conservi nella mente né il Buddismo né il Mondo, è forse questo che si chiama il fondamentale? Il fondatore dello Zen disse: "Non perseguendo oggetti esteriormente, con la mente che non si affanna interiormente, se la mente è come una parete, … Leggi tutto “PRATICA” E “GIUDIZIO”.
LA LIBERAZIONE DI RAJJUMĀLĀ.
Ai tempi del Buddha viveva una giovane ragazza di nome Mālā. La fanciulla faceva la domestica per una signora rude e violenta. Quest'ultima, infatti, era profondamente invidiosa della bellezza della sua serva e, a causa di questo suo animo distorto e viziato, non perdeva occasione per offenderla e maltrattarla. Indipendentemente che la povera Mālā commettesse o … Leggi tutto LA LIBERAZIONE DI RAJJUMĀLĀ.
“MONDANITÀ” E “PERCORSO”.
Sentimenti mondani: Attrazione e avversione sono due sentimenti che trattengono le persone nella schiavitù del comportamento ripetitivo ignorante. Coloro che ricercano solo ciò che li soddisfa e cercano di evitare ciò che li infastidisce agiscono in questo modo perché non comprendono la natura del mondo. Per coloro che conoscono la natura del mondo, la mancanza … Leggi tutto “MONDANITÀ” E “PERCORSO”.
I TRE FANCIULLI ED IL SERPENTE.
Di ritorno da un monastero, il Buddha vide tre fanciulli intenti a picchiare, con pietre e bastoni, un piccolo serpente. L'Illuminato si avvicinò ai ragazzi, desideroso di comprendere il perché di tutta quella violenza. Vedendo il Maestro avvicinarsi, i tre lasciarono cadere a terra bastoni e pietre. Prese, quindi, vita la seguente conversazione: Buddha: "Perché state picchiando … Leggi tutto I TRE FANCIULLI ED IL SERPENTE.
“INTENTO” E “PRATICA”.
Studiare l'intento: Il metodo per studiare l'intento è mettere da parte ogni comprensione intellettiva e ogni valutazione emotiva e guardare direttamente una massima o un racconto. Anche se stai leggendo testimonianze di antiche massime o stai ascoltando la lezione di un maestro, se dimentichi ciò che è nella tua mente e ti apri, non producendo … Leggi tutto “INTENTO” E “PRATICA”.
LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE PRIMA.
La "Triplice Disciplina Buddista" è composta da sila - "moralità" -, dhyana - "meditazione" - e prajina - "saggezza" -. Sila è un vero e proprio codice etico, in quanto costituito da tutti gli insegnamenti lasciati dal Buddha ai propri discepoli, affinché in quest'ultimi possa schiudersi il satori. Non assume, dunque, la fisionomia del precetto, del tabù, della restrizione e via … Leggi tutto LA “TRIPLICE DISCIPLINA BUDDISTA”: PARTE PRIMA.
“APPRENDIMENTO” E “CRESCITA”.
Intento ed espressione: Secondo un antico detto, coloro che non hanno ancora raggiunto l'illuminazione devono studiare l'intento piuttosto che l'espressione, mentre coloro che hanno raggiunto l'illuminazione devono studiare l'espressione piuttosto che l'intento. L'intento è il significato interiore dello Zen, che è il fondamentale intrinseco in ognuno. L'espressione è la svariata metodologia delle scuole Zen. L'intento … Leggi tutto “APPRENDIMENTO” E “CRESCITA”.
LA STORIA DEL PICCOLO SOPAKA.
Sopaka era un bambino nato in una famiglia povera e disagiata. Quando aveva soltanto sette anni suo padre morì e sua madre fu costretta a risposarsi con un uomo malvagio e privo di virtù. Il patrigno, infatti, non perdeva occasione per sgridare e picchiare il fanciullo che, al contrario, non elemosinava mai gentilezza ed innocenza … Leggi tutto LA STORIA DEL PICCOLO SOPAKA.