LA CORRENTE DI COSCIENZA HUSSERLIANA.


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Come possiamo definire la corrente di coscienza husserliana? Come spiegare la non legalità tra gli atti fenomenologici ma, al contempo, giustificare le connessione tra le esperienze e tra le manifestazioni delle stesse? Perché, per l’appunto, si tratta di una sottigliezza concettuale di non poco conto, per quanto concerne la fenomenologia di Husserl.

Ipotizziamo che la mia coscienza percettiva accolga due esperienze. Esse inevitabilmente si combineranno nell’unicità di un’esperienza con un unico riferimento spazio-temporale. Questo è quanto affermiamo in riferimento all’esperienza generale. Ma quella fenomenologica, sostiene Husserl, non differisce sotto questo punto di vista. Le connessioni tra le esperienze e tra le manifestazioni delle stesse permettono di ricondurre ad un’unica coscienza percettiva – cioè l’io percipiente – tutte le varie cogitationes esperite. Il che significa, d’altra parte, che esiste quindi una corrente che raggruppa, dentro sé stessa, la molteplicità delle medesime. La sottigliezza concettuale risiede in questa dinamica: l’esistenza delle connessioni non è finalizzata alla formulazione di particolari legalità – altrimenti la riduzione fenomenologica verrebbe meno -. Né, tanto meno, alla individuazione di assoluti concettuali. Serve solo e soltanto per ribadire come ad un singolo io possano essere rivolte più cogitationes, le quali, quindi, finiscono inevitabilmente con l’appartenere ad una specifica corrente di coscienza. Questa è la premessa su cui poi, come abbiamo visto, Husserl sviluppa le sue tesi in seno all’intersoggettività.

E sia ben chiaro che la riduzione fenomenologica non intacca e non viene intaccata da una tale consapevolezza epistemologica:

Se prendo dunque le mosse da una qualunque delle mie esperienze psicologiche, interne o esterne, e compio a loro riguardo la riduzione fenomenologica, allora i dati fenomenologici che ne risultano, con tutte le loro connessioni, appartengono integralmente a un’unica corrente di coscienza, a un unico io fenomenologico.

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2 pensieri su “LA CORRENTE DI COSCIENZA HUSSERLIANA.

    • Cara Martina, ti ringrazio. Husserl puó apparire complesso. Anche semanticamente. Ma, una volta compreso il superamento del dualismo cartesiano, puó persino divenire immediato. Nel caso, anche una lettura veloce al pensiero di Leibniz potrebbe ulteriormente aiutarti, dato che molte dinamiche husserliane gli “appartengono”.

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